L’Italia è un Paese in declino, caratterizzato da precarietà diffusa e produttività stagnante. L’assenza di politiche industriali è stata colmata, negli anni, con provvedimenti che hanno privilegiato la riduzione dei salari invece che investimenti mirati in settori ad alta tecnologia. Anziché favorire unicamente l’accumulazione di ricchezza, l’organizzazione economica deve tornare a essere uno strumento guidato da valori, principi e politiche che garantiscano a tutti istruzione e salute, libertà e diritti civili. Governare l’economia significa infatti fare in modo che l’uomo prevalga sulle leggi del mercato. Riscoprire i valori di equità e solidarietà sanciti nella nostra Costituzione e condivisi dall’Unione Europea implica allora rivalutare positivamente l’intervento pubblico nell’economia, a partire da strumenti come il Reddito di cittadinanza europeo e il salario minimo legale.