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Marzo 2024

Governare l'economia per non essere governati dai mercati

L’Italia è un Paese in declino, caratterizzato da precarietà diffusa e produttività stagnante. L’assenza di politiche industriali è stata colmata, negli anni, con provvedimenti che hanno privilegiato la riduzione dei salari invece che investimenti mirati in settori ad alta tecnologia. Anziché favorire unicamente l’accumulazione di ricchezza, l’organizzazione economica deve tornare a essere uno strumento guidato da valori, principi e politiche che garantiscano a tutti istruzione e salute, libertà e diritti civili. Governare l’economia significa infatti fare in modo che l’uomo prevalga sulle leggi del mercato. Riscoprire i valori di equità e solidarietà sanciti nella nostra Costituzione e condivisi dall’Unione Europea implica allora rivalutare positivamente l’intervento pubblico nell’economia, a partire da strumenti come il Reddito di cittadinanza europeo e il salario minimo legale.

Ottobre 2023

Welfare e lavoro in Italia prima e dopo il Covid

Come nasce e si evolve il nostro sistema previdenziale e il welfare. Quali sono le prospettive del mercato del lavoro davanti alle sfide dell’innovazione e del calo demografico? Come si combatte disuguaglianza e povertà? Queste sono le domande principali a cui risponde questo libro. Il nostro sistema previdenziale si regge sulla posizione contributiva dei lavoratori, deve dare adeguato sostegno al reddito, e garantire una pensione futura congrua e dignitosa. Durante la pandemia il sistema di sostegno al reddito, sebbene abbia retto, ha mostrato criticità. Sono emerse esigenze di nuove modalità di finanziamento, che superino la contraddizione che lavoratori in aziende a basso contenuto tecnologico abbiano un peso maggiore di contribuzione rispetto ad aziende ad elevato fatturato, con pochi lavoratori e tanta tecnologia che in proporzione pagano meno oneri. Sono emerse esigenze per superare categorialità, prova dei mezzi, condizionalità. La direzione che si vuole suggerire è quella di un “ welfare universale”. Cambiamenti importanti riguardano anche il mercato del lavoro. La crescita economica è in gran parte dovuta a crescita di occupazione e produttività. Affinché questa crescita sia sostenibile e porti sviluppo umano, deve essere caratterizzata da elevata qualità del lavoro e da distribuzione di produttività. Questo processo può essere garantito da istituzioni sociali, salario minimo, e politiche volte a ridurre precarietà, disuguaglianze e povertà, e a favorire innovazione.

Febbraio 2023

Il lavoro di oggi la pensione di domani. Perché il futuro del Paese passa dall'Inps

Due facce della stessa medaglia: il lavoro e la pensione. La precarietà e i bassi salari che colpiscono i giovani determinano anche il loro futuro previdenziale: un lavoro povero frutterà una pensione povera. C’è un collegamento divenuto più stretto con l’introduzione del sistema contributivo. E dobbiamo migliorare la quantità e la qualità dell’occupazione, per evitare domani di avere una massa di anziani da assistere. Tanto più in un quadro di preoccupante declino demografico. I giovani vedranno mai la pensione? Come evitare che la precarietà si trasformi in una trappola? Perché le baby pensioni sono uno scandalo di cui ancora paghiamo il prezzo? Quota 103, il salario minimo e il Reddito di cittadinanza sono le risposte giuste? Cosa è successo con l’esplosione della spesa dovuta al Covid? Pasquale Tridico, presidente dell’Inps dal 22 maggio 2019, spiega per la prima volta in un libro con il giornalista del «Corriere della Sera», Enrico Marro, come sono nati il decreto Dignità e il Reddito di cittadinanza; «a che punto è l’Inps», un gigante che gestisce quasi la metà della spesa pubblica ma del quale sappiamo poco; e perché il futuro passa necessariamente da un nuovo Stato sociale. Un viaggio tra passato, presente e futuro dell’economia del Paese che riguarda ogni cittadino.

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